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Libretti al portatore, che fregatura!

Mi prendo 10 minuti di pausa da mio lavoro per riportare la mia esperienza diretta su una faccenda davvero seria: i libretti al portatore. lucaderiublog.blogspot.com_libretti_portatore_soldi_sprecati_stato_italia_01 Senza perdermi in troppe righe riporto schematicamente i punti principali:

  • I libretti al portatore sono equivalenti a banconote di un taglio “fuori standard”, nel mio caso 2700 €.
  • Con la Manovra di Ferragosto 2011 bisognava tassativamente abbassare l’importo dei libretti a x<2500 €, pena una multa proporzionale all’importo del libretto ma a partire da 3000€ (va da se che io avrei perso 3000€ secchi per una loro manovra).
  • Ho recuperato il libretto, che utilizzo come caparra per l’affitto e che ovviamente si trova alla fine di una catena di contatti lunga che va da intermediari, amministratori e proprietari.
  • Mi sono recato in banca il 15 di Settembre 2011 per “spezzare” il libretto in 2 parti: uno da 2400 € e uno da 300 €. Come potrete ben immaginare il servizio ha avuto un costo e ho pagato dei bolli (circa 30 €).
  • Ho riconsegnato i libretti.
  • Il 16 Dicembre 2011 mi telefona la banca per informarmi che il 6 Dicembre è entrato in vigore il piano “Salva Italia” che fissa il limite a 1000 € e si ha tempo fino al 31 Dicembre per conformarsi, pena la stessa sanzione (a partire da 3000€)
  • Oggi chiamo l’agente e mi dice che è difficile rintracciare l’amministratore, provo lo stesso ma gli uffici sono chiusi al pomeriggio. Provo quindi ai numeri di cellulare ma non sono raggiungibili.
  • Chiamo la banca per trovare una soluzione e mi rispondono, con fare delicato che sostanzialmente sono cazzi miei.

Ora

  • Solo a me sembra una manovra troppo pretenziosa?
  • Solo io sono nel panico per recuperare i libretti?
  • È giusto fare una manovra così delicata in un mese come Dicembre? dal 6 dicembre al 31 ci sono 25 giorni, togliendo gli estremi che non fanno testo sono 23. Togliamo i fine settimana in cui le banche sono chiuse, ossia 6 giorni, ne restano 17 a cui togliamo pure le festività Natalizie: 15 giorni
  • In 15 giorni è tassativo recuperare i libretti. Immaginate il caos del mese di Dicembre più il caos delle spedizioni. Inoltre vi fidereste a spedire del denaro contante? nemmeno io, quindi bisogna incanalarli su una “via di fiducia”, o muovere la macchina (PS: oggi la benzina è salita a 1.717 €/litro) per andare a prenderli (nel mio caso Milano-Genova).
  • Spostarsi nel periodo di festività è una tragedia, Milano-Genova è un casino per non parlare del fatto che uno, forse, lavora…a volte anche nel “tempo libero”.
  • Vuoi mai che dietro a tutto questo non ci siano delle tabelline?

Proviamo a fare due moltiplicazioni, non sono un economista e nemmeno un matematico ma voglio provare a fare due conti, non saranno precisi ma daranno una vaga idea.

  • se su 100 persone 30 hanno dei libretti significa che “conformarsi” porterà alle banche almeno 900 € di movimenti e bolli
  • se su 30 persone 5 non riescono per tempo, problemi o disinformazione a regolarizzare l’importo scatteranno sanzioni pari a 15000 € (e non è cosa nuova che si usino le sanzioni per portare denaro nelle casse dello Stato…autovelox e multe pretenziose vi dicono nulla?)
  • il totale ipotizzato, per 100 persone è di 15.900€, ora non tutti gli italiani sono in questa situazione quindi, approssimerò tutto per difetto.
  • 60.626.442 sono gli italiani residenti (istat adesso), diciamo quindi 40.000.000 circa, dividiamoli per 100 poiché la mia stima si basa su 100 campioni, otteniamo 400.000. Ora moltiplichiamo il tutto per circa 10.000 € e otteniamo 4.000.000.000 €!
  • Ho dimenticato/sbagliato qualcosa?
  • Devo aggiungere altro?

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View Conference 2011 – UDK Shader

Come anticipato in un precedente post, il 28 ottobre ho tenuto il mio workshop presso il Centro Congressi Torino Incontra di Torino. Durante l’incontro ho parlato approfonditamente delle possibilità offerte da render realtime per mezzo di Epic Games UDK.

Ho illustrato i vari step per la creazione di un materiale fotorealistico, la sua ottimizzazione e la possibilità di costruire shader istanziati per un semplice utilizzo e manipolazione.
Rimando al post di 3d Again per un riassunto completo del mio intervento.

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My Muse su AppStore

Da pochi giorni sono disponibili su AppStore le applicazioni che permettono di scaricare la versione mobile di My Muse, la rivista di fashion dolls, arte e cultura della bambola, curata da Pamela De Lorenzi e supervisionata da PlaySys.
Il magazine, scritto completamente in inglese, è già al terzo numero ed è distribuito in versione cartacea, in versione digitale e ora anche per iPad e iPhone, grazie al reader che abbiamo sviluppato internamente.Abbiamo avuto qualche difficoltà a farci approvare le App da Apple, perché ci è stato obiettato che i contenuti fossero volgari…ma non lo sono affatto, se pensiamo che la rivista è ideata per un pubblico adulto di collezionisti e appassionati. Dopotutto si parla di bambole rappresentate da un punto di vista artistico, quindi anche se compaiono delle foto di nudo…si tratta pur sempre di bambole di plastica o di resina!Superato comunque lo scoglio della censura (abbiamo dovuto mascherare davvero alcune porzioni di immagini in My Muse 02) finalmente le App sono disponibili per il download. Quindi ora potete godervi l’eccelso lavoro di Pamela e dei suoi collaboratori!
Tramite il suo blog, Pamela mette a disposizione il download gratuito di 3 App! Vincerne una è davvero semplice, leggete QUI Buon My Muse a tutti!

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5 anni di piacevoli cambiamenti

Dopo 5 anni di attività abbiamo pensato di analizzare la variazione dei clienti di PlaySys in funzione alla crisi economica globale e del cambiamento di richieste commerciali o di strategie attuate dalla società.
Ecco i grafici in cui si vedono le percentuali di fiducia dataci dalle diverse tipologie di clientela (si tratta di percentuali e non di fatturati espliciti).
La prima differenza sostanziale è che PlaySys nel 2007 è stato tenuto in piedi da piccoli clienti, privati principalmente con richieste portate a termine agevolmente dallo studio. Si trattava di piccoli importi e, sebbene i grafici non dimostrino il volume di affari, è possibile determinare a colpo d’occhio l’importanza di queste piccole realtà che hanno creduto in noi.
Nel 2008 gli affari sono stati caratterizzati da un’impronta più professionale: sono spariti completamente i piccoli clienti per dare posto a snc, srl, sas o multinazionali.
Personalmente voglio dire che il più delle volte i piccoli clienti danno più soddisfazioni delle grandi realtà. Ci sono diversi motivi per cui sostengo questa ipotesi, l’unica pecca è ovviamente la disponibilità di fondi per affrontare progetti corposi.
Nel 2009 la produttività dello studio ha avuto un calo, probabilmente a causa della crisi che ha colpito tutti. Tante realtà hanno sospeso o ridotto momentaneamente diverse campagne di marketing, dando a PlaySys una minore quantità di progetti su cui lavorare.
Dai grafici si denota un cambiamento di clientela: le multinazionali e le spa sono sparite mentre sono tornate le micro realtà e gran parte del fatturato è stato generato grazie alle medie imprese.
Il 2010 è stato l’anno della rimonta, e abbiamo visto apparire tra i vari clienti alcuni enti pubblici che ci hanno chiesto di svolgere per loro diverse attività. Anche le grosse imprese hanno fatto il loro rientro un po’ titubante e ricco di trattative ad inizio lavori.
Il 2011, ancora in corso, sta conferendo allo studio uno spettro più ampio di clienti: dai grafici si evincono non solo le tipologie, ma anche il numero di realtà diverse, che è nettamente aumentato.
A parte qualche agenzia “continuativa” quest’anno è stato caratterizzato da un rimescolamento continuo di progetti e committenti.
Infine il grafico in basso a destra riassume l’andamento nei 5 anni di attività, mostrando gli aumenti e diminuzioni di richieste per bacini di utenza. Sebbene a primo impatto il grafico sembra precipitare, non è affatto così. Il fatto che le richieste medie stiano lasciando spazio ad agenzie più grandi non è un punto negativo,anzi! inoltre le oscillazioni non tengono conto del fatturato annuo, ma solo del rapporto tra questo e i fatturati specifici. Inoltre si percepisce il lento ma costante aumento degli enti che si affidano a PlaySys, cosa per me particolarmente interessante.
Augurandomi che le cose continuino a procedere come in questi due ultimi anni, spero che questo piccolo “dietro le quinte” risulti interessante.
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Video training–3ds Max 2012

3Digital LAB ha rilasciato da poco un corso completo riguardante la modellazione con Autodesk 3ds Max 2012. Il corso è composto da ben 134 video training per la durata complessiva di 12 ore!!
L’approccio alla modellazione procede per step mirati ed è arricchito da dimostrazioni pratiche dei vari strumenti trattati. Si parte da un’analisi delle nuove funzionalità offerte da 3ds Max 2012 per addentrarsi poi negli strumenti specifici.

video dimostrazione della scena 3D

Il corso è pensato per utenti che vedono per la prima volta 3ds Max; nulla viene dato per scontato, dall’interfaccia (caratterizzata dalle icone più assurde) al metodo di lavoro più rigoroso. Ecco la lista delle macro aree e relative durate

Introduzione al corso e nuove funzionalità di 3ds Max 2012 53:07
Interfaccia e comandi basilari 29:31
Toolbars e menu 19:10
Command panel 1:00:26
Organizzazione e Utility 24:50
Modellazione – Setup della scena 21:00
Modellazione – Mobili 15:13
Modellazione – Lavabo 20:03
Modellazione – Vasca da bagno 29:23
Modellazione – Arredo bagno, finestre e pavimento 25:28
Modellazione – Giardino esterno 26:05
Modellazione – Elementi 46:18
Modellazione – Dettagli 21:41
Modellazione – Parete rocciosa e doccia 27:35
Modellazione – Sanitari, soffitto e luci 32:26
Modellazione – Presentazione al cliente 29:23
Funzionalità e strumenti aggiuntivi di Autodesk 3ds Max 1:29:44
Graphite Modelling Tools 43:52
Modellazione – Modifiche richieste dal cliente 1:04:04
Tutto il corso è doppiato e sottotitolato in lingua italiana ed è stato realizzato con grande passione da parte mia e supervisionato con grande professionalità da 3Digital LAB.
Se apprezzi il nostro lavoro puoi acquistarne una copia direttamente dal sito o condividere questo articolo con i tuoi amici!

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Commissario esami NABA e tesi IED

In questi giorni sono stato molto preso da esami NABA e tesi IED.
Ho lavorato come commissario in svariate sessioni di esami presso NABA: sceneggiatura, audiovisivi, storia del cinema, grafica3D e così via, mentre presso IED sono stato commissario di tesi riguardanti animazioni in CG.
Essere stato invitato da IED a partecipare alle loro commissioni di tesi è stato un grande onore per me: ci tengo molto a trasmettere e valutare lo stato di preparazione delle future generazioni di collaboratori. Le tesi IED mi hanno veramente lasciato basito: grande preparazione degli studenti accompagnata da un’eccellente qualità dei lavori presentati. La situazione mi ha fatto subito pensare ad una grande cura rivolta alla strutturazione dei corsi offerti da IED per i propri studenti. Addentrandomi in diversi discorsi col corpo docente e gestionale dell’Istituto Europeo di Design, ho avuto conferma di quanto appena scritto.
Parlando con alcuni studenti, d’altra parte, ho avuto conferma anche del fatto che IED mette un sacco di attrezzature e spazi a disposizione dei laureandi, alle prese con i loro progetti che altro non sono che una concretizzazione, sebbene parziale, di un sogno.
Una cosa che mi ha colpito durante la discussione dei progetti di tesi è stata la presenza di una commissione esterna in aggiunta a quella interna. La commissione interna ha lo scopo di valutare l’operato dei laureandi tenendo conto di tutto il loro percorso formativo, mentre la commissione esterna, di cui ho fatto parte, ha lo scopo di valutare quanto (e come) viene presentato durante la discussione dei progetti, quasi come fosse un colloquio di lavoro.
I vantaggi di questo tipo di valutazione sono molteplici e spaziano da una migliore valutazione oggettiva dei talenti e delle capacità, abbinata ad una possibile presentazione e coinvolgimento aziendale nei confronti degli studenti (oltre ad un’ovvia, ottima pubblicità di IED agli occhi delle aziende).
In conclusione ritengo sia stato un ottimo mese di valutazioni: ho apprezzato davvero molto quanto realizzato dagli studenti di entrambi gli istituti e sono entusiasta del livello di preparazione con cui queste nuove generazioni si presentano nel mondo del lavoro.
Nota di merito per IED, con cui non avevo mai lavorato fino ad ora, per l’ottimo sistema di preparazione e valutazione, oltre che per il coinvolgimento emotivo e personale che mi è stato riservato.
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iPhone iPad iOS Magazine Reader

Finally we finished it!! our magazine reader is now available for your magazine and publication.

We worked a lot to provide you the state of the art magazine reader for iPhone and iPad devices, natively coded in XCode for performance issues.
Now you can distribute your publications in the App Store without having to give high royalities to big publishers! It’s amazing and now is true! We are using it for our magazine “My Muse”, see more below or at the following link.
Contact us right now for more information about it and start marking money from your publications today!

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My Muse Magazine – Issue 02

È disponibile My Muse Magazine – Issue 02, la rivista riguardante fashion dolls, cultura e collezionismo, realizzata da Pamela De Lorenzi e Clara Fornari, con l’aiuto di alcuni collaboratori esterni e il supporto tecnico di PlaySys. Come per il primo numero è disponibile la versione cartacea e quella digitale con reader universale sviluppato da PlaySys. In questa nuova edizione è stata inserita un ulteriore canale di diffusione: la versione mobile per iPhone e iPad!

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Autodesk 3ds Max 2012 Presentazione OneTeam

Come previsto, durante l’incontro del 23 Marzo, la nuova versione 2012 di Autodesk 3ds Max ha destato grande stupore appagando tutte le aspettative riposte in questa nuova release del software.
La presentazione, a cura di Dionissios Tsangaropoulos (Evangelist Autodesk), presso la sede di TechData, ha lasciato tutti gli spettatori basiti di fronte alla velocità di render e alla semplicità di utilizzo del nuovo iRay. Va detto però che Dionissios ha effettuato la presentazione con una workstation dotata di doppia GPU Nvidia con tecnologia Fermi, e che questa configurazione hardware permette boost notevoli in fase di rendering. Dionissios ha mostrato alcune fasi pre-render della sua famosa scena, realizzata presso Delta Tracing, con la poltrona verde nella cucina. Sono rimasto colpito dal numero ridotto di parametri necessari per impostare il nuovo iRay, nulla a che vedere con MentalRay o, peggio ancora, con VRay. Ma la cosa che mi ha colpito di più sono state le prestazioni, hardware a parte, della viewport di 3dsMax, rese in questa versione 2012 davvero fluide e interattive. Già dalla versione 2010 si era visto un incremento delle prestazioni per quanto riguarda le fasi di lavoro all’interno delle finestre, ma la versione 2012 con le sue rappresentazioni fedeli degli shader, dell’illuminazione, dell’antialiasing, della global illumination, delle coordinate UV e soprattutto con la velocità di gestione di milioni di poligoni, mi ha davvero sorpreso. iRay, se devo essere sincero, mi sembra la caratteristica principale di lancio: tutti ne parlano in rete, ma nessuno ne valuta veramente le caratteristiche da un punto di vista di utilizzo con hardware di fascia medio-professionale (situazione oggi molto comune, vista la “mietitura” della crisi). iRay è una bomba è vero, ma solo se supportato da un hardware idoneo. I tempi di rendering sono sorprendenti, con un rapporto 1:10 rispetto a MentalRay, ma questo perché l’elaborazione viene fatta dalle GPU, basate su CUDA, caratterizzate dal costo elevato. Indubbiamente è possibile renderizzare con una GeForce spinta da gamer, ma le prestazioni ottimali (così come la stabilità) si ottengono con le Quadro: schede che partono da 1000 € e che non tutti i piccoli studi possono permettersi. Lo stesso VRay RT dovrebbe, nella nuova versione, elaborare la scena interamente con le GPU, così come farà Maxwell Fire e come sta facendo, già da un anno, Arion. Nessuna novità rilevante quindi su questo fronte, ma sicuramente un buon punto di partenza per 3ds Max e un bello smacco per la concorrenza, ormai costretta ad inventarsi qualcosa di nuovo. Chi mi conosce sa che per me la cosa più importante per la resa fotorealistica di un modello 3D sono le mappe UV: il collegamento tra il modello 2D e quello 3D costituisce un “ponte” assolutamente non trascurabile. Per questo sono molto interessato alle nuove caratteristiche introdotte al modificatore UVW Unwrap di cui, durante la presentazione, più orientata all’architettura, non se ne è parlato molto. A breve riceverò la mia copia di 3dsMax 2012 e farò un nuovo post (con immagini mie e non recuperate dalla rete come in questo caso). In coda alla presentazione abbiamo parlato per 30 minuti circa io e Corrado Martinotti, portando casi pratici di utilizzo professionale di 3ds Max: abbiamo mostrato render statici e animazioni di lavori realizzati nell’ultimo periodo. Al termine, un ricco buffet offerto dall’organizzatore dell’evento, OneTeam, Partner Gold di Autodesk.

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My Muse Magazine – Issue 01

È disponibile My Muse Magazine – Issue 01, la nuova rivista riguardante fashion dolls, cultura e collezionismo, realizzata da Pamela De Lorenzi e Clara Fornari, con l’aiuto di alcuni collaboratori esterni e il supporto tecnico di PlaySys. Nel 2009 era uscito il numero zero di My Muse con distribuzione gratuita online, per testare l’indice di gradimento da parte del pubblico.
Dato il notevole interesse e le richieste di partecipazione di professionisti, che vogliono mettere in evidenza le proprie opere, nonché le mail dei lettori che aspettavano con ansia una nuova uscita, il team di My Muse, assieme a PlaySys, si è riunito per produrre il primo numero ufficiale della rivista. Questa prima uscita, interamente in lingua inglese, è disponibile in un’elegante versione cartacea, stampata ad altissima qualità, e distribuita in tutto il mondo direttamente dal sito ufficiale. Oltre a questa versione “tradizionale”, è disponibile la variante digitale e a breve anche la versione per iPad e iPhone. PlaySys ha contribuito alla realizzazione per quanto riguarda l’impaginazione (a cura della stessa Pamela De Lorenzi), oltre alla realizzazione della versione digitale e a breve quella mobile. Degna di nota anche la pagina facebook dove si possono trovare aggiornamenti e alcune anticipazioni sui prossimi numeri.