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Clamoroso fallimento al supermarket

Capita in certi giorni di sentirsi dei perdenti o dei falliti, di sentirsi sfortunati, di piangersi addosso perché tutto va male ecc ecc..riporto in queste righe una vicenda a cui ho assistito di persona pochi istanti fa, con l’augurio che possa sollevare il morale di chi si sente un perdente.
Oggi ho assistito ad un tentativo di furto spettacolare, messo in atto da due ragazzi attorno ai 25 anni. La vicenda si è svolta alle casse di un supermercato, o meglio, poco dopo le casse.
I due rapinatori, un ragazzo e una ragazza, stavano cercando di rubare un prodotto per l’igiene intima e ci sarebbero pure riusciti se la ragazza non fosse uscita dalla porta anti incendio. Per essere a norma, queste porte sono collegate ad un sistema d’allarme il quale ha immediatamente iniziato a suonare. La ragazza, pensando si trattasse di un allarme anti furto ha immediatamente estratto il barattolo del prodotto e ha detto “ah, mi sono dimenticata di pagare questo”, si è quindi recata in una cassa, quella in cui mi trovavo io, e ha dato il contenitore alla commessa la quale non l’ha potuto scansionare per via della mancanza dell’involucro esterno.
Si può essere più ritardati? rubare un prodotto per l’igiene intima ed essere fregati dall’allarme anti incendio?
Salvatevi questo post come bookmark e rileggetelo nei giorni in cui vi sentite incapaci in tutto 🙂
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Professional Photoshop–Aprile 2013

Continuano i nostri doppiaggi e localizzazioni di vari prodotti multimediali tra cui i video allegati alla rivista di Professional Photoshop.
In questo numero vi spieghiamo come manipolare le vostre immagini per mezzo di adjustment layer e maschere di livello, in modo da ottenere risultati strabilianti (e macabri come quello del cranio aperto contenente un uovo)
In realtà la rivista non è così splatter, anzi! abbiamo anche un paio di video che mostrano come trasformare le foto in illustrazioni, senza apparire pacchiane come quelle ottenute per mezzo esclusivamente di filtri.
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Steel Hero–Info tecniche

Nasce una nuova area interattiva al Museo Nazionale della Scienza e Della Tecnologia "L.Da Vinci" di Milano. Un’area dedicata all’acciaio, alle sue caratteristiche e ai suoi processi di produzione e lavorazione. A promuovere la creazione di questa nuova sezione è Arvedi, partner dell’iniziativa e detentore del brevetto sul processo produttivo Arvedi ESP.
The Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia “L.Da Vinci” (the most visited museum in Milan, Italy) last week has opened it’s new interactive area dedicated to the steel production: its chemical composition and production methods. Arvedi participated as the main technical supporter of the new section, providing informations about ESP (endless strip production) method introduced in Arvedi factories.
L’area del museo dedicata a questa nuova sezione permanente, ospita anche un videogioco, Steel Hero, realizzato apposta per l’occasione da PlaySys. Il gioco mostra le differenze tra i due cicli produttivi: classico e Arvedi ESP. Attraverso un percorso sonoro, si vedono tutte le fasi di produzione ed è possibile confrontare tempi e risorse impiegate per entrambi i procedimenti. Due livelli quindi, che scorrono su una pista 3D, percorribile con un’astronave.
 
The permanent exibition area consists of interactive objects together with a videogame created by PlaySys: Steel Hero. The game demonstrates the differences between two steel production processes: Standard and Arvedi ESP. The game, representing metaphorically a steel production sci-fi environment, demonstrates by the means of audio and video the differences in lengh of process and consumpion of resources.
The game experience is similar to WipeOut + Guitar Hero and we are really proud to be compared to them by professional media (like Wired for example). 
Di seguito alcuni dati tecnici:
Motore grafico: Unity
Modelli 3D realizzati con: Autodesk 3ds Max 2013
Hardware (e software) controllo tasti: Arduino
Tempo di sviluppo: 1 mese
Team di sviluppo PlaySys:
Project management – Luca Deriu
Production – Pamela De Lorenzi
3D development – Beniamino Valentini (ambiente e props) & Mona Taponen (spaceship)
Programming – Yves Hohler & Giulio Piana
Color design – Elena Kartseva
Music and sound fx – D3V Studio
E qui sotto un breve video in cui si vedono le fasi di creazione di un solo modello (a seguire altre informazioni tecniche dettagliate):
And here is a short video demonstrating just a model breakdown (soon more info about the backstage):
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Steel Hero – un videogioco al museo

Eccomi di ritorno, finalmente posso presentare il progetto che mi ha tenuto impegnatissimo nell’ultimo mese: si tratta di Steel Hero, un videogame realizzato per il Museo della scienza e della tecnologia L.Da Vinci di Milano, che ha inaugurato pochi giorni fa una nuova sezione permanente dedicata all’acciaio.

Luca & Luca – i responsabili (tecnico e museale) del progetto

Portare a termine questo incarico è stato tosto, sebbene il gioco sembri semplice ci sono un sacco di elementi che hanno richiesto un concept approfondito…basta pensare all’argomento: la produzione dell’acciaio, per restare spiazzati 😉


Benny controlla quanto fatto in 3D
Il videogioco spiega e confronta, in due livelli, i procedimenti di produzione dell’acciaio, in versione classica o secondo il metodo Arvedi ESP (endless strip production), l’azienda che ha fatto da partner, per la creazione di questa nuova sezione.

Io alle prese con la verifica degli ingombri

Il giocatore muove un’astronave, su una pista a cinque corsie e lo scopo del gioco è raccogliere più oggetti possibile per completare il processo di produzione dell’acciaio. Ogni oggetto raccolto è un suono in più che arricchisce la melodia della colonna sonora…Questo mi ha dato modo di rispolverare anche le mie doti di compositore! 🙂

Yves e Giulio soddisfatti del loro codice

Per chiunque voglia provarlo, lo trovate nella sezione Acciaio del museo…e se dopo averci giocato, voleste pure lasciarmi qualche commento in merito, scrivetemi pure! Sono curioso di sentire le vostre opinioni.

Pam come sempre perde tempo fingendo di verificare la produzione e le scadenze
 
Il gioco è realizzato interamente in 3D con 3ds Max, le grafiche sono fatte con Adobe Illustrator e Photoshop ed il tutto è mosso da Unity game engine.

Elena alle prese con lo studio cromatico del gioco
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Professional Photoshop–Marzo 2013

Nel freddissimo mese scorso abbiamo realizzato i nuovi video per Professional Photoshop, a voi un’anteprima: Avete riconosciuto le schermate? si tratta di Lightroom 4 e in questo numero vi spieghiamo i concetti basilari per muovere i primi passi all’interno di questo favoloso software di Adobe che unisce la flessibilità di Bridge con la potenza di Camera Raw, il tutto in un’elegante interfaccia grafica. Come sempre ci trovate anche alla pagina facebook, pronti a risolvere i vostri dubbi relativi all’utilizzo del programma. Buona lettura!

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professional Photoshop-Febbraio 2013

È disponibile il nuovo numero di Professional Photoshop! anche questo mese abbiamo realizzato per voi quasi due ore di video corsi, localizzati interamente in lingua italiana! Di seguito trovate alcune immagini degli argomenti affrontati tra cui: color correction, bilanciamento colore, estrazione di texture da fotografie e animazione.

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Professional Photoshop–Gennaio 2013

Buon 2013! siamo pronti con il nuovo numero di Professional Photoshop: ne abbiamo stampate decide mi migliaia di copie e la potete trovare in tutte le edicole! In questo numero parliamo abbondantemente di come Camera Raw può migliorare la resa delle vostre immagini, come effettuare una variazione cromatica all’interno di una foto utilizzando Photoshop CS6 e come manipolare dei video sempre utilizzando Photoshop (cosa apparentemente strana visto che il programma è nato per la post produzione di immagini statiche).
Buon inizio 2013 e buon Photoshop!

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Autodesk 3ds Max Design e Architettura 2013

Finalmente è disponibile il mio nuovo manuale, pubblicato da Hoepli editore, e riguardante il mondo della computer grafica 3D e Autodesk 3ds Max 2013. Come nella precedente edizione mi sono voluto concentrare sull’utilizzo pratico del software e non sulle mille funzionalità offerte, ma spesso non utilizzate in ambito professionale. Ho illustrato nel dettaglio un metodo di lavoro che per me, PlaySys e svariati ex-studenti funziona correttamente e porta a grandi risultati con un minimo sforzo. Il manuale infatti non tratta i vari tool del software in maniera simile ad un glossario, bensì offre un approccio veramente utile. Per questo è così discorsivo. Per quanto riguarda la scena utilizzata per la spiegazione dei concetti (in allegato nel CD) ho ripreso in mano la cucina realizzata nel 2009 e l’ho rimodellata e ristrutturata completamente. Sebbene a prima vista il risultato possa apparire tutto sommato simile, il tempo di esecuzione è stato veramente ridotto (un po’ per via della mia metodologia produttiva che con me si è sviluppata nel tempo) grazie ai nuovi strumenti migliorati nella versione 2013 di 3ds Max. Ho impiegato Mental Ray come renderizzatore che, per quanto si dica, rimane comunque una valida alternativa a VRay di Chaos Group. Mental Ray infatti gode di una fama da “secondo posto” rispetto a VRay; per quanto mi riguarda, se usato e sfruttato correttamente ha poco o nulla da invidiare a VRay. Con questo non voglio assolutamente sminuire l’engine di Chaos Group (ottimo, robusto e veloce), ma voglio solo sottolineare il fatto che chi usa Mental Ray non ha una marcia in meno (e nemmeno una in più). Ho impiegato anche iRay, il nuovo engine unbiased di Nvidia, incluso in 3ds Max. Per quanto riguarda iRay invece devo dire che le prestazioni e funzionalità non sono ancora all’altezza dei suoi competitor più grandi: Maxwell Render e Fry Render per citarne un paio. L’unico elemento di forza di iRay è la semplicità di utilizzo, tipica dei motori di calcolo unbiased, unita alla compatibilità con (quasi tutti) gli strumenti offerti per Mental Ray. Per quanto riguarda infine la modellazione ho rivisto le sezioni già scritte nel 2009, mentre per le luci, materiali, render e animazione ho riscritto da zero i capitoli, perché un semplice riadattamento non era sufficiente. Ho quindi analizzato nel dettaglio il materiale Arch&Design e spero nulla rimanga più un mistero dopo aver letto il mio manuale.
QUI trovate il comunicato stampa ufficiale PlaySys.

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Professional Photoshop–novembre 2012

Una nuova avventura sta iniziando: il contributo di PlaySys alla realizzazione della rivista Professional Photoshop, in vendita presso tutte le edicole e tramite abbonamento. La rivista è edita da Sprea Editori e affronta in modo dettagliato ma allo stesso tempo accessibile a tutti, l’approccio a Photoshop in ambito professionale. La realizzazione della rivista è frutto di un lavoro di squadra notevole che vede coinvolta, tra le varie agenzie, anche PlaySys per quanto riguarda la supervisione e localizzazione dei video corsi.
Da oggi in edicola assieme alla rivista, troverete anche il DVD, contenente quasi 2 ore di materiale video narrato in lingua italiana. Buon apprendimento e utilizzo di Photoshop.
PS: fin dall’inizio ci occupiamo anche della gestione della pagina facebook della rivista, venite a visitarci e consigliatela ai vostri amici/colleghi 🙂

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stay hungry stay in italy

Oggi è stata una giornata molto lunga e faticosa, ma non posso andare a dormire senza scrivere due righe su una vicenda che mi ha lasciato basito…e il fatto che io scriva da stanco significa che è stata davvero grossa. Inizierò col chiedervi
se vi rubassero 12.000 € cosa fareste?
si esatto dodicimilaeuro sottratti con una truffa, ma partiamo dal principio.
Da prima dell’estate Pamela, mia collega da più di 4 anni, sta organizzando assieme a Nickis un convegno straordinario riguardante le bambole da collezione. L’oggetto del convegno non rientra nei miei interessi, ma l’impegno che i ragazzi stanno mettendo per l’evento è davvero straordinario. Come potete immaginare, l’organizzazione di una cosa simile richiede un sacco di tempo per contattare sponsor, espositori, partecipanti e così via; serve una location, dei trasporti, assicurazioni, denunce per permessi, grafiche, diritti d’autore, tutela dei marchi, siti web, mail a non finire…tralasciando la parte artistica di ideazione dell’evento.
La cura e la passione messa da Pam, Nickis e svariate altre persone che si sono aggregate, hanno attirato la mia attenzione e quella dello studio, così PlaySys ha partecipato assieme ad altri sponsor, come partner tecnico.
Fin qui tutto bene
Per arricchire la convention, gli organizzatori hanno deciso di fare le cose in grande, invitando ospiti internazionali (con un costo folle in certi casi!) tra cui spicca il nome dei The Blonds. Chiaramente le star hanno richiesto alcuni servizi tra i quali, ovviamente, il pagamento del biglietto d’aereo per tutto il loro staff
E qui viene il bello!
Gli organizzatori si sono rivolti ad un’agenzia condotta da una donna, la quale per la modica cifra di 12.000 € si sarebbe dovuta occupare dei biglietti e trasporti da e verso gli aeroporti. Scrivo al condizionale perché invece di fare il proprio lavoro, la titolare dell’agenzia si è intascata i soldi per pagare i propri debiti (presumo pesanti) fregandosene bellamente di:
  • chi si sta sbattendo per far funzionare qualcosa di decente in questo Paese (ok, magari le bambole sono un argomento di nicchia, ma il merito per l’iniziativa va riconosciuto). In ogni caso c’è un’asta di beneficenza
  • giovani ragazzi che collezionano risparmi per realizzare un progetto/sogno
  • celebrità che magari non si impoveriscono per la vicenda…però si incazzano di brutto, e noi Italiani, come sempre, ne usciamo con una pessima reputazione
Gli organizzatori del Piceno Fashion Dolls Convention hanno sporto denuncia alle autorità competenti e a quanto pare la loro vicenda non è la prima, bensì la decima dal 2007, ma l’agenzia non è mai stata chiusa e la signora continua ad attuare le sue truffe…giusto ieri un senegalese ha sporto denuncia per la stessa truffa ai danni della sua famiglia che doveva raggiungerlo….è mai possibile che non ci si possa fidare di nessuno e non si possa mai fare il proprio lavoro onesto in pace?!
Penso non ci sia molto altro da aggiungere e credo sia chiaro il mio ritocco personale al celebre motto di Steve Jobs.
Buonanotte