Oggi ho terminato il corso interamente in lingua inglese relativo a 3ds Max + VRay + Photoshop per il Master di Interior Design presso la Scuola Politecnica di Design. Anche quest’anno ho dato il massimo per spiegare al meglio e in modo approfondito i concetti chiave della grafica 3d con Autodesk 3ds Max. Ho aperto il corso con una panoramica sulle varie possibilità offerte dal software e dalle sue estensioni. Abbiamo parlato quindi di interfaccia utente e personalizzazioni, 3ds Max a fianco di Rhino, Autocad e Revit, le basi della modellazione 3d e le mappe UV nel dettaglio. Questa prima parte del corso poi è divenuta più approfondita quando abbiamo visto assieme come realizzare terreni e strutture poligonali avanzate, come raccordare assieme oggetti per cercare di ottenere il massimo fotorealismo possibile senza l’aggiunta di materiali e luci.
Successivamente abbiamo affrontato il discorso delle texture e dei materiali; dapprima abbiamo parlato di texture raster con modificatore UVW Map, per addentrarci poi nello specifico di materiali multitexture, procedurali applicate su mappa UV spianata tramite UVW Unwrap. La creazione dei materiali avanzati ci ha portati allo studio delle luci. Abbiamo parlato un sacco del collegamento tra luci, materiali e render introducendo quindi il renderizzatore (mental ray, iRay e V-Ray). Durante le prime fasi di utilizzo del renderizzatore ho consegnato il mio script SISU Render che semplifica notevolmente la gestione dei parametri, bilanciandoli con l’hardware a disposizione. Ovviamente SISU Render è stato impiegato solo nelle fasi introduttive, in cui era necessario far lavorare gli studenti velocemente, senza spaventarli con Irradiance Map, Light Cache, Subdivisions, Antialiasing ecc.
I render così ottenuti, via via più foto realistici, sono stati poi ritoccati in Photoshop. Da un anno mi occupo, tra le varie cose della rivista Professional Photoshop (tutti i mesi in edicola con 2 ore di videocorsi narrati da me), e ho applicato tutte le mie conoscenze per svelare i trucchi più importanti per velocizzare il workflow. Successivamente abbiamo introdotto il concetto di animazione, curve, gestione di V-Ray per evitare il fastidioso flickering dei sample nella scena, Render Elements e post produzione con After Effects.
Nell’ultima parte del corso abbiamo discusso di argomenti avanzati e specifici come il rig di strutture più o meno complesse, la connessione e manipolazione di parametri tramite Wire Parameters, gestione di animazioni procedurali, pelo, SSS…insomma tutti argomenti molto specifici che andavano insegnati per completezza nel corso, ma che forse per l’interior design (in piccole produzioni) non vengono utilizzati largamente.
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