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Schwarzenegger vs. EMA

lucaderiublog.blogspot.com_videogame Come richiesto dall’amico e collega Marco Accordi Rickards, annuncio l’adesione di PlaySys alla petizione lanciata dall’ECA, l’Entertainment Consumers Association, e sostenuta con forza da AIOMI, l’Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive – Movimento per la Cultura del Videogioco, per il riconoscimento del videogioco come medium culturale al pari di film, libri e musica, in occasione della discussione in appello alla Corte Suprema statunitense del caso Schwarzenegger v. EMA, soprannominato anche come ‘caso del videogioco violento’ Si tratta della prima volta che la Corte Suprema approva la discussione proposta da uno degli Stati per considerare restrizioni sulla diffusione e l’utilizzo di determinati videogiochi. Finora, infatti, tutte le leggi simili sono state bloccate dagli stessi tribunali di primo grado come restrizioni incostituzionali della libertà di parola protetta dal Primo Emendamento della Costituzione americana. La petizione, firmata da grandi attori dell’industria videoludica internazionale come Atari, Electronic Arts, Sony, Bethesda Softworks, NCSoft e molti altri ancora, si propone, nello specifico, di sensibilizzare la Corte Suprema di fronte al caso Schwarzenegger v. EMA. Se la Corte Suprema concorderà con quanto stabilito dal tribunale di primo grado dello stato della California, confermerà i videogiochi sotto la protezione del primo emendamento, uno status che li equipara agli altri media culturali; se la Corte non dovesse concordare, i videogiochi verranno invece trattati differentemente, con la possibilità di limitazioni future all’accesso ad essi nei diversi stati del Nord America. L’ECA, che promuove l’iniziativa della petizione, è un’organizzazione non-profit che rappresenta i consumatori delle opere multimediali interattine negli Stati Uniti e in Canada. L’associazione è nata per dare ai videogiocatori una voce colletiva per comunicare le loro necessità e proposte e stimolare cambiamenti a livello istituzionale e sociale. Nello specifico, la petizione promossa verrà sottoposta alla Corte Suprema degli Stati Uniti il 2 novembre 2010, ma le adesioni vanno espresse entro il 17 settembre, a QUESTO LINK