Cosa ne dite di un po’ di SPAM? e cosa ne dite di pagare per riceverlo?
Si avete letto bene, lo spam non è più gratis, ma finalmente è diventato un bene a pagamento. Ovviamente il mio tono è sarcastico, ma procediamo per punti. Tempo fa avrete letto il mio articolo sulle sanzioni per i libretti al portatore, sembrava fantascienza ed invece stanno piovendo multe salate e numerose persone mi scrivono per informazioni in merito.
NB: sebbene abbiate tutta la mia comprensione, io non sono un commercialista, quindi non posso aiutarvi. Io mi limito a vivere alcune esperienze e commentarne i risultati, servizi e disservizi.
“si, ma perché pagare?”, buona domanda!
pagare è d’obbligo visto che il modulo per la registrazione ha un costo..poche decine di euro che però fanno incazzare.
”ma il servizio in cosa consiste?” altra ottima domanda!
il servizio consiste nella futura ricezione di documenti personali, sensibili come INAIL, INPS modulistica varia.
”e il collegamento con lo SPAM dov’è?” qui ci metto del mio, ma temo non si discosti troppo da quello che succederà.
Credo verremo invitati ai numerosi e prestigiosi eventi legati alle StartUp, alla formazione del personale, alla fornitura di estintori e chi più ne ha e più ne metta.
Scherzi a parte, a scanso di equivoci, ci tengo a precisare che non sono contro la PEC. Per le mail di un certo valore una tutela e tracciabilità in più non fanno mai male. Io sono contro ciò che penso verrà fatto con i nostri indirizzi email e soprattutto, trovo ingiustificato il pagamento di una tassa annuale extra per la comunicazione, che per quanto piccola, non mi sembra proporzionata al servizio.